Pensando a un vulcano attivo forse è difficile credere che dentro al parco dell’Etna è possibile pure pernottare…

Hotel e rifugi all’interno del Parco dell’Etna

La maggior parte delle strutture ricettive sono collocate nei paesi etnei. Tra questi i più vicini e prossimi alle stazioni turistiche sono i paesi del versante sud (Nicolosi, Pedara, Trecastagni e Zafferana etnea), ideali per la partenza delle escursioni guidate o per raggiungere la Funivia dell’Etna. Mentre sul versante nord vi sono Linguaglossa Piedimonte, Casglione di Sicilia laddove si predilige un tipo di ricettività a dimensione d’uomo (B&b, piccoli hotel, agriturismo…). Vi sono poi alcuni rifugi d’alta quota sempre facilmente raggiungibili con la rete stradale (d’inverno obbligo di catene!) sempre in prossimità delle località turistiche su entrambi i versanti. Tra i più famosi citiamo i rifugi del CAI Rifugio Sapienza – che però di fatto è un comodo hotel ristrutturato – oppure il rifugio Citelli sul versante Nord Est o ancora il rifugio Ragabo nell’omonima pineta, a gestione familiare. Una alternativa a quanto indicato, se non si è interessati a raggiungere le località turistiche, può essere alloggiare sul versante nord nel paese medievale di Randazzo. Qui vi sono ottimi agriturismi da dove raggiungere itinerari in trekking poco frequentati ma molto interessanti.

I rifugi forestali

Un discorso a parte va fatto per i rifugi forestali che sarebbe meglio definire bivacchi, in quanto non vi è un gestore. Si tratta di edifici molto caratteristici che si trovano principalmente lungo il sentiero della Pista Altomontana. Alcuni di questi ricoveri sono aperti al pubblico per poter trovare riparo o dormire una notte per chi intende effettuare trekking di più giorni. Rimandiamo all’apposito articolo tra i Consigli di Viaggio

redazione 8 Settembre 2020 Consigli di viaggio no responses