Si tratta di una interessantissimo ingrottamento lavico generato dalla colata del 1971 che si riversò all’interno del vallone di Serracozzo e nel bellissimo bosco della Cubania. Alla cavità si accede da un ampio ingresso come si vede dalle foto. Sui fianchi si notano dei bellissimi speleotemi dovuti alla plasticità visto elastica della lava. Dopo circa 5 metri vi è un dislivello di un paio di metri, che non necessita per forza di corde, ma molta attenzione su dove appoggiare i piedi. Da questo punto vi è un buco in cui si apre un altro livello della grotta, apparentemente più angusto e di cui si sconsiglia vivamente l’accesso a causa della volta instabile. Proseguendo sul canale principale invece la grotta ha una forma ogivale molto ampia e interessante per circa 35 metri fino a chiudersi gradualmente. La Grotta potrebbe essere conosciuta da qualche appassionato escursionista in quanto l’ingresso è piuttosto evidente anche se il campo lavico su cui si trova non è di facilissima percorribilità, ma non risulterebbe nota e/o catastata negli elenchi ufficiali.  Qualora fosse invece nota con altro nome si prega di contattare gli autori. Poco distante è stato esplorato un altro ingrottamento, certamente inesplorato prima d’ora in quanto l’ingresso era totalmente ostruito, di relativo interesse, denominato Grotta di Sanareddu, poiché vicinissima all’omonimo faggio secolare.