Grotta Teri

Etna Nord – Randazzo
Coordinate: 33S 499620E 4181825N (Utm Wgs84) | 37°47’01.7″N 14°59’44.5″E
QUOTA:2515 mt
Sviluppo: Circa 200 mt complessivi.
Località nota più vicina: Mt Grigio – Frati pii
Esplorazione: Facilmente visitabile con solo casco e luci.
Rilevata da Dario e Paolo Teri con Augusto Nicolosi, Sebastiano Mirici (il 29.10.2020)
Comunicato al comune di pertinenza il nd
DESCRIZIONE: Questa grotta si trova nelle vicinanze della frattura eruttiva del 1981, alla stessa quota altimetrica dei famosi Frati pii. Di difficile individuazione in quanto non sono presenti sentieri prossimi, occorre giungere attraverso le coordinate. Dopo il rilevamento è stato posto un omino all’esterno. Nei mesi invernali l’ingresso può risultare spesso ostruito dalla neve, occultandone l’ingresso. Non risultavano al momento del rilevamento tipici omini o altri segnali di passaggio antropico facendone ipotizzare che si potrebbe trattare di una grotta inedita o molto poco conosciuta su lave recenti, si presume del 1975/6 o del 1981 ovvero dalla sovrapposizione di queste lave. L’incertezza è dovuta al fatto che la grotta si trova proprio al margine e a valle della frattura dell’81. La grotta è un tipico ipogeo di scorrimento lavico il cui accesso avviene dalla sua parte più a valle. All’ingresso si discende in una prima sala più ampia dalla quale occorre discendere a un ulteriore livello più basso per poi iniziare a percorrere il canale di scorrimento lavico vero e proprio. Dopo circa 40 metri la grotta di biforca in due rami, quello a destra più angusto, ma comunque percorribile a carponi. Il ramo principale segue la pendenza del terreno in maniera costante fino a giungere dopo circa oltre 100 metri, su una strettoia dovuta a un crollo della volta che ha messo a nudo materiale più incoerente ed anche apparentemente più instabile. Per tale motivo di sicurezza si è preferito non continuare oltre l’esplorazione della cavità. Sono di notevole interesse alcuni “Speleo temi” tra i quali centinaia di pendenti di lava (detti impropriamente stalattiti di rifusione), alcuni di 10/12 cm, tra i più lunghi mai notati sull’Etna, poi strie di flusso ed anche blisters. Nelle vicinanze sono state rilevate altre grotte di modeste dimensioni, non degne di menzione. La denominazione di questo ingrottamento è riferita al cognome dei rilevatori, appassionatissimi e tenaci esploratori del territorio vulcanico etneo.
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Dario Teri 29 Ottobre 2020 Grotte dell'Etna inedite & poco note no responses