La Grotta Paolino si trova sulle lave dell’eruzione del 1792/3, a pochi metri dalla strada SP92 (Via Cassone). Vi si giunge facilmente in auto, posteggiandola presso una rientranza accessibile. La cavità ha una struttura articolata su due canali, il primo dei quali di circa 10 metri era già noto e facilmente accessibile ed è stato di fatto utilizzato anche per riparo di fortuna, come testimonia la presenza di un piccolo piano di pietre utilizzato come tavolo. La grotta di scorrimento lavico presa in considerazione qui invece è un secondo ingrottamento, che non risultava conosciuto, il cui angusto ingresso si apre in direzione nord a pochi metri dal precedente canale. Vi si accede da una fenditura alta solo circa 25 cm e larga 3 metri che richiede delle buone capacità di contorsionismo! Probabilmente questo ingresso semi nascosto ha reso difficile l’individuazione dell’ipogeo anche passandoci vicino. All’interno si apre un classico canale di scorrimento lavico con una altezza di circa 2 metri, quindi percorribile per tutta la lunghezza più o meno di 45 metri, con presenza di strie di flusso e di pendenti di rifusione di lava. La grotta non risulterebbe censita ed è stata denominata con il nome del rilevatore.